Conferenza Vincenziana

Nell’ambito della Chiesa di Santa Lucia opera la Conferenza di San Vincenzo che porta il nome di “Beata Vergine di Loreto”. Detta conferenza, è nata nel 1956 ed è ispirata ai voleri del grande Santo Vincenzo de Paoli, nato in Spagna nel 1581 (deceduto 1660), valore principale: la CARITA’  Amore per il prossimo.

In tempi più recenti, secolo XIX, cioè nel 1833 il beato Federico Ozanam, sempre ispirato ai principi Vincenziani, unitamente ad un gruppo di laici-studenti universitari di Parigi, ha fondato la “Società di San Vincenzo de Paoli”. Il motto che regge la conferenza è sostanzialmente “La Carità”: nessuna opera di carità è estranea alla Conferenza. 

Per scendere nel concreto la “nostra Conferenza” risale al 1956: fondata da una ventina di laici delle più varie professioni. Oggi il numero dei partecipanti si è ridotto ad una dozzina: perlopiù anziani; solamente due sono giovani. Si occupa di dare assistenza ad una quindicina di famiglie, con aiuti economici, alimentari, medicinali (quando necessario). Soprattutto persegue il rapporto umano ispirato alla fraternità cristiana: per cui molto importante è il rapporto diretto con ciascuno degli assistiti: aiuto a risolvere problemi pratici e burocratici, incoraggiare sia sotto l’aspetto quotidiano che sotto l’aspetto cristiano.

Società di San Vincenzo de Paoli

 
“Serviens in spe è il nostro motto: servire nella speranza. Questo facciamo: offriamo, insieme al nostro aiuto, vicinanza ed amicizia, buoni semi per costruire un futuro migliore”.

La Società di San Vincenzo De Paoli, fondata a Parigi nel 1833 dal beato Federico Antonio Ozanam e un gruppo di giovani amici universitari, è un’organizzazione internazionale di laici cattolici aperta a tutti coloro che desiderano vivere la fede cristiana nell’amore e nel servizio di chi si trova nel bisogno.

Con 11.500 tra soci e volontari in Italia, distribuiti in 957 gruppi operativi chiamati Conferenze, la Società di San Vincenzo De Paoli è accanto a chi vive in condizioni di disagio. Sono circa 30.000 le famiglie (102.242 persone) aiutate sul territorio nazionale. L’Associazione è presente in 155 Paesi del mondo ed ha una rappresentanza all’ONU di Ginevra, all’UNHCR e partecipa al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Ma perché Conferenze?
Il termine deriva dalle conferenze di diritto e di storia che i giovani studenti frequentavano all’Università della Sorbona. Ozanam propose ai propri amici di costituire un’associazione che non solo si occupasse di discutere sul tema della povertà, ma che intervenisse materialmente per alleviarla. Così i fondatori iniziarono a visitare periodicamente le famiglie più disagiate, salendo nelle soffitte di Parigi, recandosi nei bassifondi, portando generi di prima necessità, ma soprattutto amicizia ed attenzione. Il carisma della Società di San Vincenzo De Paoli era già chiaro: creare occasioni di incontro, di ascolto e di relazione.
Le attività dell’associazione comprendono diversi tipi di assistenza: materiale, morale e spirituale, fornita attraverso relazioni personali caratterizzate da vicinanza, ascolto ed amicizia, oltre che aiuto materiale. Questo impegno è finalizzato a promuovere la dignità e lo sviluppo integrale di ciascun individuo. La Società di San Vincenzo De Paoli, perciò, non si limita a lenire le sofferenze delle persone in povertà, ma si adopera anche per identificarne, curarne e rimuoverne le cause alla radice, attraverso un’efficace azione sociale.

LA MISSIONE UMANA
Il Regolamento internazionale afferma che “nessuna forma di povertà è estranea alla Società di San Vincenzo De Paoli”. Questo principio è il centro della missione dell’associazione: sia che si tratti di persone senza tetto, pensionati in difficoltà economica, disoccupati, migranti, rifugiati, donne in situazioni difficili, minori, malati o detenuti, la Società di San Vincenzo De Paoli si impegna a fornire supporto a chiunque ne abbia bisogno.
In poche parole, la missione dell’associazione è prendersi cura della persona, andando oltre la dimensione della povertà.

LE ATTIVITÀ SOLIDALI
Sono diverse le iniziative mirate a contrastare le molteplici forme di povertà ed emarginazione.
Tra queste rientrano attività come l’ascolto e l’accoglienza, l’erogazione di beni primari, l’orientamento e l’accompagnamento nell’uso dei servizi con Enti pubblici, la ricerca e l’aiuto nell’inserimento lavorativo, il sostegno allo studio, il supporto nell’individuazione di uno stile di vita compatibile con le proprie entrate, l’educazione all’ambiente e ad un uso efficace delle risorse, iniziative di integrazione sociale per stranieri e nomadi, l’assistenza morale e psicologica per il recupero del disagio, la compagnia e il sostegno a persone sole, anziane e malate, i colloqui con i detenuti e l’affiancamento delle loro famiglie in condizioni di disagio.
Sono state istituite in tutta Italia strutture per l’accoglienza temporanea, condomini solidali, mense, dormitori, case rifugio per donne in difficoltà, empori solidali, ambulatori, centri ricreativi, strutture per il doposcuola e la formazione dei giovani, una casa per studenti e persino una stireria solidale.
L’elemento distintivo dell’associazione consiste nella “visita a domicilio”: periodicamente ci si reca nelle case delle famiglie affiancate, stabilendo relazioni solide basate su fiducia e disponibilità. L’obiettivo è aiutare chi si affida ai vincenziani a superare le difficoltà e ad emergere dalla condizione di bisogno.

L’associazione si impegna attivamente in diverse sfere di solidarietà e servizio:

  • Solidarietà internazionale: attraverso il Settore Solidarietà e Gemellaggi nel Mondo, l’associazione finanzia progetti per la realizzazione di scuole, ospedali, pozzi e dissalatori per garantire le risorse idriche, interviene in emergenze internazionali con invii di aiuti ed il sostegno a distanza per migliorare le condizioni di vita di minori e studenti.
  • Il Settore Carcere e devianza: la Società di San Vincenzo De Paoli dedica particolare attenzione al contesto carcerario, offrendo non solo aiuti materiali, ma soprattutto attenzione umana, incoraggiamento ed opportunità formative per offrire ai ristretti ed alle loro famiglie la prospettiva di un reinserimento nel tessuto produttivo e nella società civile.
  • Associazione La San Vincenzo – Ente Morale: questa realtà, eretta con decreto del Presidente della Repubblica, gestisce il patrimonio finanziario ed immobiliare per sostenere iniziative socioassistenziali a favore di persone in condizioni di svantaggio e disagio sociale ed economico.
  • La Famiglia Vincenziana: la Società di San Vincenzo De Paoli fa parte della Famiglia Vincenziana, unendo sforzi con diverse congregazioni religiose e comunità ispirate a San Vincenzo de’ Paoli per promuovere la pastorale della carità della Chiesa. La collaborazione si estende a progetti comuni, seguendo uno sviluppo spirituale condiviso.

Nel corso del 2021 per assistenza diretta, iniziative assistenziali diverse ed aiuti attraverso il Settore Solidarietà e Gemellaggi nel Mondo sono stati erogati più di € 10.600.000.

 

Perchè aiutare i volontari della  Conferenza di San Vincenzo De Paoli ODV della chiesa di Santa Lucia?

Perché con il tuo sostegno potremo fare del bene. “Nessuna povertà è estranea alla San Vincenzo” si legge nel regolamento internazionale. Ed è proprio così: che si tratti di senza fissa dimora o di pensionati che faticano ad arrivare a fine mese, disoccupati, migranti e rifugiati, donne in difficoltà o minori, ammalati o carcerati, chiunque può trovare sostegno nella Società di San Vincenzo De Paoli.

La nostra “missione” consiste nell’ascoltare, nel consigliare, nello stare vicino a chi soffre. Noi affianchiamo le persone e le famiglie in difficoltà accompagnandole in un percorso che non prevede solo la consegna di un pacco di alimenti e qualche soldo o qualche medicina, ma il prendersi cura dell’aspetto emotivo, alleviare la solitudine, aiutare chi si sente perduto a crescere, maturare, a riprendersi la propria dignità. A tornare ad essere una persona normale, con la voglia di rimettersi in gioco, di affrontare di nuovo con coraggio le sfide della vita. In poche parole, ci prendiamo cura della persona, e non solo della povertà. Così ci rechiamo nelle case, nelle strade, negli ospedali, nelle case di riposo, ovunque abiti chi soffre, dunque anche in carcere.

Aiutaci a rendere il nostro Paese un luogo migliore!

Incontri Conferenza di San Vincenzo: Tutti i martedì ore 17:00 Preghiera e pensiero spirituale con un missionario Vincenziano presso i locali dell’oratorio della Chiesa di Santa di Lucia di Cagliari.

Il vincenziano…

  1. vuole imitare e seguire Cristo, aspirando all’unione intima di amore con Lui (NR n. 2.1), vivendo nella preghiera, nella meditazione delle Sacre Scritture nella pratica dell’Eucarestia, nella devozione alla Vergine Maria, nella conoscenza e nel rispetto dell’insegnamento della Chiesa.
    Egli cammina verso la santità. (NR n. 2.2)
  2. aspira a “bruciare nell’amore di Dio“, fino a dare la propria vita per Dio e per i fratelli, in un “martirio d’amore” (NR n. 2.2)
  3. visita Cristo che soffre e lo serve nella persona del povero, rendendo testimonianza del suo amore liberatore pieno di tenerezza e di compassione (NR n. 1.8)
  4. serve il prossimo nella speranza (NR n. 1.2)
  5. si mette con gioia al servizio del povero. Egli gioisce sempre nel Signore (NR n. 1.8)
  6. fa propri i bisogni del povero e lo aiuta senza alcuna ricompensa o vantaggio, attraverso il dono di sé stesso, del proprio tempo, delle proprie capacità (NR n. 2.2)
  7. si impegna a stabilire dei rapporti di confidenza e di amicizia, senza giudicare quelli che serve, cercando di comprenderli come un fratello (NR n. 1.9)
  8. si impegna a mantenere uno spirito giovane, caratterizzato da entusiasmo, adattabilità e fantasia creatrice (NR n. 3.5)
  9. cerca di Imitare San Vincenzo nelle cinque semplicità, umiltà, dolcezza, virtù: semplicità, umiltà, dolcezza, disinteressamento e zelo. (NR n. 25.1)
  10. è unito agli altri nello spirito dl povertà e di condivisione, (NR n. 3.13)

 

La vocazione…

1.1 La vocazione dei vincenziani

La vocazione dei membri della Società, chiamati Vincenziani, di seguire Cristo servendo quelli che sono nel bisogno e di rendere così testimonianza del Suo amore liberatore pieno di tenerezza e di compassione. I confratelli mostrano la loro dedizione per mezzo del contatto tra persona e persona. Il Vincenziano serve il prossimo nella speranza.

COMMENTO – Essere membri di una Conferenza è già il frutto di una vocazione personale poiché siamo chiamati a seguire Cristo personalmente per mezzo dei poveri. La compassione e il desiderio di alleviare le sofferenze degli uomini ci portano ad entrare in contatto coi più poveri. L’incontro personale con chi soffre è la manifestazione più visibile dell’apostolato vincenziano. Noi dobbiamo imitare Gesù nel suo amore incondizionato per i poveri. “Siamo convinti che la prima vocazione del cristiano è quella di seguire Gesù” (Mt.6,2). E ancora: “l Vincenziani servono nella Speranza” (CIC 2232) La speranza in Cristo farà del nostro lavoro urto strumento per rendere migliore la vita ai poveri e quella dei Vincenziani di tutti gli uomini. Di fronte alle difficoltà, la speranza deve essere sempre radicata nel nostro spirito. “Essa ci dona la gioia nella prova” (CIC 1820).

1.2 Una vocazione per ogni momento della nostra vita

La vocazione vincenziana tocca tutti gli aspetti della vita quotidiana dei confratelli, rendendoli più attenti più sensibili nel loro ambiente familiare, professionale e sociale. I Vincenziani sono disponibili per l’attività nelle Conferenze, dopo aver adempito ai loro doveri professionali e familiari.

 

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