
Cappella del Santissimo Sacramento
e il Tabernacolo
La navata sinistra, alla quale si accede anche mediante il corrispondente ingresso, si conclude con la cappella prima dedicata al Sacro Cuore, ma dal 1962 intitolata al Santissimo Sacramento, custodito in un tabernacolo dorato che riporta le lettere del monogramma JHS (Jesus Hominum Salvator), per prima istituito dal francescano S. Bernardino da Siena. Dal tabernacolo, come sole raggiante, si irradiano raggi dorati e argentati che contribuiscono a esaltarne il valore non solo simbolico. Anche la cappella, inserita in una sorta di abside minore, è rivestita in mosaico policromo e tre angeli, dal viso pitturato, ben distribuiti a semiarco, stando genuflessi, sembrano onorare il tabernacolo. Quest’opera molto piacevole e significativa è dovuta alla mano di Walter Patimo, artista locale.
Lungo la parete perimetrale, illuminata da una serie di significative vetrate policrome, sono collocate alcune formelle della Via Crucis e sono esposti diversi simulacri di Santi particolarmente cari alla collettività: San Benedetto, Santa Lucia, Sacro Cuore di Gesù, S. Giuseppe, Santa Rita e Sant’Antonio di Padova, il santo francescano universalmente venerato, mentre i fedeli pregano nella fila di banchi che occupano la navata.


testo tratto da “INSIEME A TE”, 28/03/2018
Entrando in chiesa dalla navata laterale sinistra non si può non essere attratti dal nuovo Tabernacolo, posto nella cappella del Santissimo, in cui campeggia, sullo sfondo, un dipinto su pannello acrilico realizzato dall’artista Walter Patimo e solennemente inaugurato il 28 marzo 2018.
Esso rappresenta la Trinità o Ospitalità di Abramo, opera di Andreas Rublev, che raffigura la scena della visita fatta dalla Trinità ad Abramo per promettere a lui a sua moglie Sara una numerosa discendenza: essa è considerata I ‘Icona delle Icone.
Il tabernacolo sostanzialmente è costituito da un cubo di 30 centimetri che permette di depositare al suo interno cinque grandi Pissidi, utili per le grandi funzioni.
Intorno ad esso sono presenti sedici raggi da un metro, quasi a rappresentare un grande Ostensorio, tant’è che durante le Adorazioni Eucaristiche non è necessario portare fuori l‘Eucarestia, ma, mediante uno sportellino al centro, è possibile rendere visibile l’Eucarestia all’interno.
Il Tabernacolo è stato realizzato da fabbri specializzati della società “Mar Statue” di Roma, appositamente per la Parrocchia.
Ma perché si è giunti a rinnovare il Tabernacolo?
Diciamo che è stata “provvidenziale” una infiltrazione di umidità che stava arrecando danni al mosaico e alle ostie custodite nel Tabernacolo preesistente. Per sanare la situazione ẻ intervenuto il Parroco, che non si è accontentato di una semplice bonifica, ma ha pensato bene di consegnare alla Parrocchia un’opera di fine bellezza e grande significato liturgico. In ciò coadiuvato da esperti e dalla generosa collaborazione del Cerimoniere Carlo Lolliri e di altri anonimi benefattori.
Ed eccoci ai piedi di questa meraviglia i cui raggi oro-argento sembrano penetrare nel cuore di chi si prostra in Adorazione.
Un “grazie davvero al nostro caro Parroco e chi ha permesso che la nostra comunità possa contemplare la Gloria del Signore con ancora più partecipazione. Alleluia!
Antonella Perrotta