Quel demonio del male
«Forse il maggior successo del demonio in questi tempi è stato farci credere che non esiste», confessava l’arcivescovo Bergoglio a un suo amico rabbino. In effetti il diavolo oggi è spesso visto come un personaggio mitologico, uno stratagemma per tenere buoni i bambini, o – peggio – un fenomeno di folklore con derive psicologiche pericolose quando diventa culto di Satana. Abbiamo poi un occhio benevolo nei confronti delle tentazioni, spesso cavalcate dalla pubblicità che, strizzandoci l’occhio, ci convince che ogni tanto sia permesso cascarci; anzi, in fondo è il bello della vita!
Nella Vangelo il diavolo è l’oppositore di Dio, l’ostacolo al suo piano d’amore, l’entità che cerca di convincerlo a lasciare le cose come stanno, a non impegnarsi per salvare l’umanità. La lotta di Gesù non è all’esterno, ma all’interno di sé e degli uomini. Lì nasce il male, nell’accettazione dei ragionamenti del tentatore. Egli allora e sempre suggerisce la ricerca del possesso, del potere e del prestigio, dove l’io è al centro e gli altri sono funzionali ai propri interessi; suggerisce di dar spazio agli istinti e alle passioni insane, di calpestare la dignità e la coscienza altrui, di annullare scrupoli e ripensamenti.
In questa Quaresima non abbiamo paura a guardarci dentro con lo sguardo limpido di un bambino: sarebbe fiero di tutto ciò che facciamo? Attraverso di noi l’umanità cresce o no?
CONTROLUCE
I tuoi veri peccati, dice il Signore,
sono quelli che non vedi o consideri mai,
quelli che ritieni normali,
innocenti, o persino doverosi.
Ti sembra giusto alzare la voce,
correggere gli altri, difendere i tuoi principi,
senza considerare il punto di vista altrui,
la sua storia e il suo percorso?
Ti sembra giusto negare l’esistenza
e il diritto alla vita dignitosa
di altri esseri umani come te,
solo perché sono nati lontano
o hanno un colore, dei costumi e delle tradizioni diverse?
Ti sembrano accettabili le pause sul lavoro,
l’inutile girovagare tra i canali e i siti dei media,
gli improperi gratuiti che riempiono i social,
mentre chi ti sta vicino elemosina
un po’ di affetto o di semplice compagnia?
Ti sembrano buone le critiche eccessive e gratuite,
le parole gettate come fango dietro alle spalle,
il consumo sfrenato e smodato di ogni prodotto,
l’orgoglio della tua forza e delle tue vittorie,
senza riconoscere mai che ciò che sei
non è soltanto merito tuo?
Ti sembrano utili le fantasie inconcludenti,
i giochi che assomigliano a un azzardo,
le scariche di adrenalina che mettono in pericolo la tua salute
e le giuste aspettative di vita dei tuoi cari?
Davvero pensi che io gradisca i riti eleganti e pomposi,
la moltiplicazione delle parole e dei gesti,
i minuziosi protocolli e la fedeltà alle tradizioni,
se non sono accompagnati dal sincero affetto
e dal tempo che spendi per chi ha bisogno di te?
Amico, a volte sei lontano dal mio Regno.
Ma puoi imparare.
Io conto sempre su di te.
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1ª settimana di Quaresima 9-16 marzo 2025 scarica Qui.