Madonna di Fatima
13 maggio
La Madonna di Fatima, o Nostra Signora di Fátima (Nossa Senhora de Fátima), è uno degli appellativi con i quali viene conosciuta e venerata in tutto il mondo Maria, Madre di Gesù.
Deriva dalla cittadina portoghese di Fátima, dove agli inizi del ‘900 ebbero luogo alcune delle apparizioni mariane più famose.
Dopo tre apparizioni della Vergine Maria, verificatesi durante il XIX secolo, a La Salette nel 1846, a Lourdes nel 1858, la Madonna apparve nel 1917, la prima nel XX secolo, a Fatima in Portogallo. La prima volta era domenica 13 maggio e per questo la Chiesa festeggia la Madonna di Fatima in questo giorno.
La Vergine Maria apparve dal 13 maggio al 13 ottobre 1917 ogni mese.
La prima apparizione
Il 13 maggio 1917 i fratellini Francisco e Giacinta Marto rispettivamente di 9 e 7 anni, e la loro cugina Lucia dos Santos di 10 anni, tutti pastorelli, raccontarono di aver visto una nube planare accanto al luogo in cui stavano pascolando gli armenti, e all’interno della nube apparire la figura di una donna vestita di bianco che recava in mano un rosario. Compresero subito di avere davanti la Madonna, che si rivolse loro gentilmente.
La Madonna di Fatima chiese loro di ritornare in quel luogo nei mesi successivi, sempre il giorno 13. In occasione di quegli incontri la Madonna di Fatima rivelò ai bambini fatti sorprendenti che avrebbero avuto luogo, come la fine della Prima guerra mondiale e la minaccia di una seconda guerra ancora più terribile.
Altre rivelazioni riguardavano l’assetto politico del mondo, l’avvento della Russia comunista, contro la quale solo il Papa e il Clero unito avrebbero potuto porre un freno. La Madonna di Fatima annunciò anche un evento prodigioso che avrebbe avuto luogo il 13 ottobre 1917. Molte migliaia di fedeli e parecchi scettici si recarono nel luogo indicato dai pastorelli e assistettero a quello che è diventato famoso come “miracolo del sole “. Quel giorno stava piovendo, ma all’improvviso la pioggia cessò e le spesse nubi si aprirono, rivelando il sole, che iniziò a roteare su sé stesso, mutando colore e dimensioni, diventando sempre più grande, come se stesse precipitando.
Il messaggio della Madonna di Fatima è un invito alla penitenza e alla preghiera, all’amore e alla fiducia in Dio.
Nel 1930 la Chiesa cattolica riconobbe la natura sovrannaturale delle apparizioni della Madonna di Fatima e ne autorizzò il culto. In onore della Madonna di Fatima venne edificato un santuario, tuttora meta di pellegrinaggio da parte di fedeli da tutto il mondo.
13 ottobre 1917: l’ultima apparizione
Il miracolo del sole
Il tredici ottobre, secondo la tradizione cattolica, ricorre l’anniversario di un evento collegato alle Apparizioni Mariane della Madonna di Fatima (1917).
A Fatima, diverse persone, videro a mezzogiorno il disco solare cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti.
Nel 1950, Papa Pio XII, prima di proclamare il dogma mariano dell’Assunzione di Maria con il suo corpo in cielo al momento della morte, l’ultimo dei dogmi proclamati dalla Chiesa cattolica, vide e fu testimone di un fatto a dir poco straordinario.
Durante la sua passeggiata all’interno dei giardini Vaticani, vide per più di una volta lo stesso fenomeno verificatosi il 13 ottobre 1917 a Fatima, quando la folla accorse verso i tre pastorelli che ebbero l’ultima visione Mariana, in una giornata di pioggia, al termine della quale il sole si avvicinò e roteò, quasi come una danza, ma senza accecare i fedeli.
Dalle Memorie di Suor Lucia:
Anche questa volta, appena apparsa la Signora, Lucia domandò “Signora chi siete e cosa volete da me?”; e Lei subito rispose: “Io sono la Signora del Rosario; voglio una cappella costruita qui in mio omaggio; che continuino a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case; gli uomini non devono offendere il Signore che è già troppo offeso”.
La Vergine a questo punto aprì di nuovo le mani e lanciò un raggio di luce in direzione del sole e mentre Lei si elevava verso il cielo, i tre veggenti poterono così vedere accanto al sole i tre membri della Sacra Famiglia, Gesù Bambino, San Giuseppe e la Madonna; in pochi attimi ebbero anche la visione di un uomo adulto che benediceva il mondo e la Madonna che a Lucia parve essere la Madonna Addolorata, e infine una terza scena in cui vi era la Madonna del Carmelo con lo scapolare in mano.
Il messaggio e il ruolo dei papi
I tre veggenti con la loro semplicità e tenacia, raccontarono la sollecitudine della Vergine per le sorti dell’umanità, minacciata da diversi flagelli e che per impedirli occorreva: penitenza, recita del Rosario, consacrazione al suo Cuore Immacolato e la costruzione di una Cappella in suo onore per trasformarla in meta di pellegrinaggi di poveri, sofferenti e penitenti.
Naturalmente, per un lungo periodo la vicenda e il messaggio restarono nell’oblio e nel ristretto orizzonte di un semisconosciuto ambiente di poveri pastori e contadini.
Il 28 aprile 1919 si diede inizio alla costruzione della Cappellina delle Apparizioni; il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leira dichiarò “degne di fede le visioni dei bambini alla Cova da Iria”, autorizzando il culto alla Madonna di Fatima; il 13 maggio 1931 l’episcopato portoghese, secondo il messaggio di Fatima, fece la prima consacrazione del Portogallo al Cuore Immacolato di Maria.
Il 31 ottobre 1942 papa Pio XII, in un radiomessaggio consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria e il 7 luglio 1952 consacrò a Maria i popoli della Russia, come aveva chiesto la Celeste Signora a Fatima.
L’avverarsi della minaccia con la Seconda guerra mondiale, fece ricordare ai cristiani il messaggio di Fatima; il 13 maggio 1946 con la presenza del legato pontificio, il cardinale Benedetto Aloisi Masella, davanti ad una folla di ottocentomila pellegrini, ci fu l’incoronazione della statua della Vergine di Fatima.
I Papi attraverso loro delegati, come fece Pio XII, o recandosi personalmente in pellegrinaggio, come fece Paolo VI il 13 maggio 1967, in occasione del 50° anniversario delle Apparizioni e Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982, un anno esatto dopo l’attentato subito in Piazza S. Pietro, il cui proiettile è incastonato nella corona della statua in segno di riconoscenza, hanno additato Fatima come un faro che ancora oggi continua a gettare la sua luce, per richiamare il mondo disorientato verso l’unico porto di salvezza.
Il “Terzo Segreto” e la profezia sull’attentato a papa Wojtyla
La terza parte del messaggio ricevuto, fu messo per iscritto da suor Lucia, allora ancora suora di Santa Dorotea, il 3 gennaio 1944, il documento inviato in Vaticano, è stato letto da tutti i pontefici succedutisi e da pochissimi altri stretti collaboratori e conservato presso la Congregazione per la Dottrina della Fede.
L’intero messaggio della Vergine è stato a lungo oggetto di congetture ed esegesi da parte di teologi e studiosi, cattolici e no. Ma la terza parte, tenuta segreta dalla Chiesa, è stata quella che ha fatto credere a catastrofi, che avrebbero sconvolto la vita della Chiesa stessa, cosicché i pontefici preferirono non divulgarla, rimandando dopo la lettura, la busta sigillata alla suddetta Congregazione, dove è stata custodita sin dal 1957.
Si riporta uno stralcio della comunicazione letta il 13 maggio 2000 a Fatima, presente il Papa: “Tale testo costituisce una visione profetica paragonabile a quelle della Sacra Scrittura, che non descrivono in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non precisate.
Di conseguenza la chiave di lettura del testo non può che essere di carattere simbolico. La visione di Fatima riguarda soprattutto la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani e descrive l’immane sofferenza dei testimoni della fede dell’ultimo secolo del secondo millennio.
È una interminabile Via Crucis guidata dai Papi del ventesimo secolo.
Secondo l’interpretazione dei pastorelli, interpretazione confermata anche recentemente da suor Lucia, il “Vescovo vestito di bianco” che prega per tutti i fedeli è il Papa. Anch’egli, camminando faticosamente verso la Croce tra i cadaveri dei martirizzati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici) cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco.
Dopo l’attentato del 13 maggio 1981, a Sua Santità apparve chiaro che era stata “una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola”, permettendo al “papa agonizzante” di fermarsi “sulla soglia della morte”. In occasione di un passaggio da Roma dell’allora vescovo di Leiria – Fatima, il papa decise di consegnargli la pallottola, che era rimasta nella jeep dopo l’attentato, perché fosse custodita nel Santuario. Per iniziativa del vescovo essa fu poi incastonata nella corona della statua della Madonna di Fatima.
Il significato teologico del messaggio di Fatima
Il santuario mariano di Fatima è uno dei luoghi più venerati dai fedeli cattolici e in questo luogo, sacro per l’apparizione di Maria, Giovanni Paolo II volle recarsi di nuovo il 13 maggio 2000, per procedere alla beatificazione dei fratelli Marto Giacinta e Francesco, al termine della celebrazione il cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano diede lettura della comunicazione in lingua portoghese, sul terzo segreto di Fatima; ed appena un mese dopo, il 26 giugno 2000, il Papa ne autorizzò la divulgazione pubblica da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, accompagnata da opportuno commento teologico del Prefetto, cardinale Joseph Ratzinger.
Ecco uno stralcio: «La parola chiave di questo “Segreto”, è il triplice grido: “Penitenza, Penitenza, Penitenza! … A suor Lucia appariva sempre più chiaramente come lo scopo di tutte quante le apparizioni sia stato quello di far crescere sempre più nella fede, nella speranza e nella carità – tutto il resto intendeva portare solo a questo…”».
Per approfondire:
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