Oggi, domenica 2 febbraio 2025, la Chiesa di Santa Lucia a Cagliari ha celebrato con grande solennità la Presentazione di Gesù al Tempio, un evento che rievoca una tradizione antica di Israele e alle ore 10:00, i ministranti hanno portato in processione il Gesù Bambino.
Un Rito di Grandezza e Santità
La scena della Presentazione di Gesù al Tempio non è solo un momento storico, ma un gesto che trascende il tempo, rivelando il messaggio universale del Figlio di Dio. In questo frammento evangelico, troviamo una chiamata a ogni battezzato a comprendere il vero significato della santità cristiana: offrire il mondo a Dio. La strada verso la santità è caratterizzata da impegno, rispetto per la tradizione e capacità di rinnovamento radicale. La celebrazione di oggi ci invita a riflettere su come possiamo vivere questa chiamata nella nostra vita quotidiana.
La Celebrazione della Luce
Quaranta giorni dopo il Natale, la Chiesa celebra questo evento fondamentale, narrato dall’evangelista Luca (Lc 2,22-40). La festa, conosciuta anche come “Festa dell’Incontro”, ha origini antiche, risalenti al IV secolo in Oriente. Con il passare del tempo, è stata arricchita dalla benedizione delle candele, simbolo di Gesù come “Luce delle genti”. Questa benedizione non è solo un gesto simbolico, ma un richiamo a diventare noi stessi portatori di luce nel mondo.
L’Incontro con Simeone e Anna
Al tempio, Maria e Giuseppe incontrano Simeone, un uomo giusto e pio, mosso dallo Spirito Santo. La sua proclamazione, “Ora puoi lasciare, Signore, che il tuo servo vada in pace”, esprime la gioia di aver visto la salvezza promessa. Al contempo, Simeone avverte Maria che il bambino sarà “segno di contraddizione”, preannunciando un cammino di amore e sofferenza, un messaggio che risuona ancora oggi nella vita di molti.
Anche Anna, la profetessa, si unisce a questo incontro. La sua saggezza e fede la rendono capace di riconoscere in Gesù l’Atteso delle genti, dimostrando che la vera giovinezza risiede in un cuore abitato da Dio e dalle sue promesse. La presenza di Anna ci ricorda l’importanza di rimanere vigili e aperti alla rivelazione divina, anche in età avanzata.
Un Messaggio di Speranza
L’incontro di Simeone e Anna con Gesù rappresenta una lezione per tutti noi. La loro meraviglia e gioia davanti al Bambino ci invitano a guardare al futuro con speranza. Vivere il Vangelo significa spesso essere un “segnale di contraddizione”, ma richiede anche il coraggio di essere “di Dio”, proprio come Simeone e Anna. Questo cammino di fede non è privo di sfide, ma è anche ricco di opportunità per crescere e testimoniare la nostra fede.
Conclusione
La festa della Presentazione di Gesù al Tempio ci ricorda che ogni incontro con il divino è una chiamata a vivere in pienezza e a testimoniare la luce di Cristo nel mondo. Oggi, in questa celebrazione, rinnoviamo il nostro impegno a essere portatori di speranza e testimoni della Luce che illumina ogni uomo. In un mondo che spesso sembra avvolto nell’oscurità02, siamo chiamati a brillare come candele, riflettendo la luce di Cristo e portando amore e gioia a chi ci circonda.
M.T.