La storia della “SCUOLA DI TEATRO SANTA LUCIA” ha inizio nel gennaio 1996, quando alcuni coordinatori dell’oratorio di S. Lucia di Cagliari ebbero l’idea di organizzare un breve corso di recitazione per i ragazzi della parrocchia, in vista della realizzazione di un lavoro teatrale.
Il progetto si realizzò in breve, e il 13 aprile 1996 il regista Enzo Parodo, chiamato a dirigere un gruppo, portò in scena venti giovani attori, che diedero vita a “C’e”, uno spettacolo ispirato al Processo a Gesù” di Diego Fabbri.
Il numeroso pubblico presente allo spettacolo, colpito dalla novità di una compagnia teatrale formata interamente da giovani e coinvolto dall’entusiasmo e dall’impegno dei ragazzi, ne ha decretato il successo; ciò fu di grande incoraggiamento e decise la sorte del gruppo; il 19 aprile fu costituito il Laboratorio Teatrale di S. Lucia. Sono passati più di due anni e la compagnia ha avuto numerose occasioni per confrontarsi col pubblico. Replicando “C’e”, e producendo poi un intenso spettacolo, “La poesia di Garcia Lorca” e infine rielaborando nuovamente il “Processo a Gesù” di Diego Fabbri e dando così vita ad uno spettacolo impegnativo e molto coinvolgente che è stato più volte proposto nel marzo 1997.
LE MOTIVAZIONI
Quando mi proposero di mettere in scena con i miei allievi la storia di Pinocchio non ho pensato, nemmeno per un istante, alle enormi difficoltà cui sarei andato incontro, tanto mi è sembrato naturale accettare di raccontare a noi stessi e agli altri, questa storia meravigliosa senza tempo.
A questo amore impulsivo per l’Opera di Collodi, si è aggiunta subito dopo, la consapevolezza che questo lavoro mi avrebbe permesso di mettere “alla frusta” i nostri allievi-attori.
Con tali motivazioni è continuato il lavoro in tutti i mesi che hanno preceduto la messa in scena finale: da una parte una continua riscoperta della storia di Pinocchio; dall’altra l’apprendimento delle tecniche recitative, necessarie per far rivivere i personaggi sulla scena.
LA REGIA
Ho apportato alcune modifiche alla storia originale per renderla più scorrevole e funzionale alle possibilità della nostra compagnia.
Il palcoscenico è diviso in due: in fondo un teatrino-stanza-luogo chiuso; nel proscenio un muro-corridoio-balcone.
Il mio Pinocchio diventa “Il Sogno di Pinocchio”. Un ragazzo st addormenta nel suo letto, da questo momento inizia la storia del burattino-bambino. E Il sogno di se
stesso o delle sue fantasie? Al pubblico l’ardua sentenza!
CONCLUSIONE
Da due anni porto avanti l’esperienza di direttore artistico della “SCUOLA DI TEATRO SANTA LUCIA” con grande soddisfazione professionale e umana. Questo “Sogno di Pinocchio” rappresenta per tutti noi, allievi e dirigenti, il biglietto di presentazione alla città, nella speranza di essere un esempio per tutti i giovani.
Il teatro ha bisogno di voi, così come voi avete bisogno del teatro.
Il Direttore artistico
Enzo Parodo