L’Intelligenza Artificiale nella comunicazione ecclesiale: Un Incontro di innovazione e crescita

Giovedì 20 febbraio 2025, la sala Benedetto XVI della Curia diocesana di Cagliari ha ospitato un incontro significativo per esplorare l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nella comunicazione ecclesiale. Sotto la guida di don Davide Imeneo, giornalista e direttore de L’Avvenire di Calabria, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire le potenzialità e le sfide legate all’innovazione digitale all’interno della Chiesa.

Un Focus sull’Intelligenza Artificiale nella Comunicazione

La sessione formativa ha messo in evidenza l’uso dell’intelligenza artificiale generativa nella comunicazione. Don Imeneo ha fornito una panoramica sulle  prospettive legate all’innovazione digitale applicata alla comunicazione ecclesiale e pastorale, sottolineando l’importanza di un approccio consapevole e responsabile. L’Intelligenza artificiale può e deve diventare uno strumento educativo rivolto in particolare ai giovani, non dobbiamo infatti “difenderci da” ma “accompagnare verso” un uso consapevole. L’AI generativa manca di creatività, immaginazione, volontà ma sta assumendo un ruolo via via più importante nelle relazioni e vittima di questo sistema è la consapevolezza.

Questioni Valoriali e Relazionali

L’intervento di don Imeneo ha sollevato interrogativi cruciali riguardo alle implicazioni etiche dell’AI nella comunicazione. Dalla scelta delle fonti alle discriminazioni, alla privacy, alla questione energetica, sono tante le domande che dobbiamo porci se l’Etica ci interessa davvero

 

Integrazione nella Redazione

È emerso come l’intelligenza artificiale possa essere integrata nel lavoro quotidiano delle redazioni parrocchiali, migliorando l’efficienza e la qualità dei contenuti. Don Imeneo ha presentato il Gpt, un software innovativo sviluppato dal settimanale diocesano Avvenire di Calabria, che funge da correttore di bozze per articoli di giornale. Questo strumento applica correzioni ortografiche e grammaticali seguendo specifiche convenzioni redazionali, come l’uso corretto delle maiuscole, delle virgolette e dei formati temporali. È stato progettato per anticipare la rilettura finale, senza sostituire il controllo umano, essenziale per garantire la qualità del testo.

L’integrazione dell’AI nelle redazioni permette di svolgere in modo rapido compiti ricorsivi. Don Imeneo ha sottolineato che il software è stato pensato per gli Animatori della Cultura e della Comunicazione parrocchiali, sviluppato grazie al loro coinvolgimento e alle loro esigenze. Inoltre, ha accennato a progetti futuri per automatizzare alcuni processi di pubblicazione sui social network, affiancando i giornalisti e alleggerendo il loro carico di lavoro.

Il Coinvolgimento dei Giovani

Un aspetto particolarmente significativo è il coinvolgimento attivo degli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Reggio Calabria. Don Davide Imeneo ha lavorato a stretto contatto con questi ragazzi, guidandoli nel processo di sviluppo del software di intelligenza artificiale. Durante le lezioni del progetto di giornalismo “Aula G”, gli studenti hanno partecipato attivamente alla configurazione del programma, contribuendo alle sessioni di Machine Learning necessarie per addestrare l’AI a riconoscere i vari elementi delle locandine e a “capire” come redigere un testo coerente.

Questa esperienza non solo ha permesso agli studenti di acquisire competenze pratiche nel campo della tecnologia, ma ha anche stimolato il loro interesse per il giornalismo e la comunicazione. Don Imeneo ha evidenziato l’importanza di questa interazione, sottolineando che il programma non sostituisce l’ultima revisione del correttore di bozze, poiché lo sguardo umano rimane indispensabile per garantire la qualità e la coerenza dei contenuti.

Casi Concreti di Applicazione

Sono stati presentati esempi pratici di applicazione dell’AI in contesti ecclesiali, dimostrando come la tecnologia possa supportare la missione pastorale. L’uso di chatbot per rispondere a domande frequenti dei parrocchiani e l’analisi dei feedback dai social media per migliorare l’engagement sono stati illustrati come strumenti efficaci per una comunicazione più diretta e interattiva.

Testimonianze e Interventi

Durante l’incontro, diversi partecipanti hanno condiviso le loro esperienze e le sfide affrontate nell’implementazione di nuove tecnologie nelle loro comunità. Queste testimonianze hanno arricchito il dibattito, offrendo spunti di riflessione su come affrontare la transizione verso una comunicazione più digitale senza perdere di vista i valori fondamentali della comunità ecclesiale.

Partecipazione Attiva delle Comunità

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi membri delle comunità parrocchiali, tra cui collaboratori di giornali parrocchiali, curatori di siti web e amministratori di piattaforme social. La parrocchia di San Benedetto, guidata da Don Massimo Noli, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, cercando spunti per migliorare la qualità del servizio comunicativo, specialmente dopo il lancio del suo sito parrocchiale lo scorso 27 ottobre 2023.

L’Importanza della Collaborazione

La collaborazione tra le diverse parrocchie e l’Ufficio Comunicazioni Sociali è stata sottolineata come fondamentale per il successo dell’iniziativa. Creare una rete di supporto e scambio di idee può portare a una comunicazione più efficace e a una maggiore coesione all’interno delle comunità.

Un’Opportunità di Crescita

La dottoressa Maria Luisa Secchi, Direttrice dell’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Cagliari, ha fortemente voluto questo incontro, riconoscendo l’importanza della formazione continua per la crescita personale e comunitaria. Con una lunga carriera nel campo della comunicazione ecclesiale e una passione per l’innovazione, la dottoressa Secchi ha sottolineato come questi momenti di condivisione possano arricchire le competenze dei partecipanti. Ha anche evidenziato come l’AI possa essere un alleato prezioso nella comunicazione ecclesiale, permettendo di affrontare le sfide moderne con maggiore efficacia. La sua visione strategica ha guidato l’organizzazione dell’evento, creando un ambiente stimolante per il dialogo e l’apprendimento.

Formazione Continua

La formazione continua è vista come un elemento chiave per affrontare le sfide future. L’Ufficio Comunicazioni Sociali ha in programma ulteriori incontri e corsi di aggiornamento per garantire che i membri delle comunità siano sempre al passo con le novità tecnologiche e comunicative.

Conclusione

L’incontro del 20 febbraio ha rappresentato un importante passo verso l’adozione consapevole dell’intelligenza artificiale nella comunicazione ecclesiale. Con l’entusiasmo e l’impegno dei partecipanti, si aprono nuove prospettive per migliorare il dialogo e il servizio all’interno delle comunità parrocchiali. La sfida ora è quella di integrare queste nuove competenze in un contesto che rimane profondamente umano e relazionale, garantendo che la tecnologia serva a rafforzare i legami comunitari piuttosto che a sostituirli.

M.T.

Per saperne di più:
Intelligenza artificiale: giornalismo e evangelizzazione

Il corso formativo tenuto da don Davide Imeneo – 20 febbraio 2025

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO PER LA LIX GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI QUI.

 

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