Da Avvenire, 13/10/2024 e Il Portico, 15/10/2024
Da tre anni la parrocchia cagliaritana di San Benedetto continua a camminare in modo sinodale. Grazie al parroco don Massimo Noli, la comunità parrocchiale cittadina ha interiorizzato e fatto propri i temi al centro del Sinodo. «Abbiamo iniziato questo percorso – sottolinea Luisa Mulas, che funge da segretaria parrocchiale di questo cammino – il 13 ottobre 2021. Stavamo vivendo la fase dell’ascolto e ogni mercoledì ci riunivamo, insieme al parroco, subito dopo la Messa. Fin dai primi incontri ci siamo resi conto che prendevano parte a questi momenti diverse tipologie di persone, con diversi percorsi di vita e molteplici esperienze alle spalle. Non è mancato neppure il passaparola. Io stessa informavo diverse mie amiche e conoscenti sugli appuntamenti in calendario. Alla fine circa 40 persone hanno preso parte attiva a questa prima parte del percorso. Ma, grazie a resoconti puntuali su quanto veniva approfondito nel corso degli incontri, siamo davvero riusciti a coinvolgere l’intera comunità parrocchiale».
Dall’ascolto è quindi nata una forma di partecipazione attiva alla vita pastorale. Un’occasione, questa, che ha consentito di unire ancor di più la stessa comunità. «Non solo – commenta Luisa Mulas – perché, grazie a questa esperienza, abbiamo potuto sperimentare quanto sia importante l’accoglienza. Molte persone, prima non frequentanti, sono state attirate da questo spaccato di vita comunitaria e hanno riassaporato la bellezza di fare parte di una parrocchia. Sono ritornati quindi a prendere parte alle celebrazioni eucaristiche, in tanti casi, dopo essersene allontanati. Ma abbiamo anche sperimentato come questo percorso sinodale ha richiamato l’attenzione anche dei genitori dei bambini che frequentano il catechismo nella nostra parrocchia. Molti fra coloro che frequentavano sporadicamente la vita comunitaria, sono stati attratti dal cammino sinodale e hanno deciso di viverlo con costanza e assiduità».
Il cammino sinodale ha quindi contribuito a rinsaldare quei legami che, complice anche la fisiologica dispersione che si registra in una grande città, tendono a non essere stabili né duraturi. Il Sinodo invece testimonia che dall’ascolto possono invece essere create delle reti di reciproco ascolto. «Sono convinta – conclude Luisa Mulas – che da questa esperienza sinodale resterà l’accoglienza finora manifestata. Si respira una nuova stagione per la nostra Chiesa, grazie a questo cammino che, nel tempo, porterà frutti».
Andrea Pala