Ma aumentano le famiglie che chiedono sostegno economico ai preti
Il Covid sta lasciando ferite che i vaccini e i Green pass non riescono a guarire, una sorta di sconforto, senso di impotenza che sta colpendo soprattutto le parrocchie, Le chiese si svuotano di fedeli, ma si riempiono sempre di più di chi non ce la fa ad arrivare a fine mese e di chi cerca un sostegno, una parola di conforto per combattere la solitudine, lo stress e l’ansia. Ogni comunità ha i suoi problemi, trasversali. che colpiscono sia quartieri “bene” del capoluogo che quelli più popolari. La disponibilità economica non sempre è una barriera contro il malessere.
I banchi vuoti
Don Carlo Follesa, 81 anni e vitalità da vendere, è il parroco di San Massimiliano Kolbe che ha fondato in via Is Cornalias. <<Il numero di chi chiede aiuto aumentato in modo esponenziale a causa della pandemia>>.
<<Il lavoro scarseggia, in compenso aumenta l’inquietudine. Assistiamo famiglie intere colpite dalla depressione, così Come sono aumentate le persone colpite da problemi psichiatrici e i tossico dipendenti>>.
La situazione è al limite. <<Molti giovani si rivolgono a noi in cerca di un sostegno>>. Anche economico. Attraverso l’associazione L’Aquilone assistiamo 30 famiglie, circa 250 bisognosi, con beni di prima necessità>>, I banchi durante la messa sono sempre più vuoti. <<Mancano soprattutto i bambini>>. Aggiunge il sacerdote. << I genitori hanno paura del contagio e li tengono a casa>>.
Lotta alla solitudine
Don Massimo Noli è il parroco di Santa Lucia, a San Benedetto. <<La scarsa affluenza si nota soprattutto la domenica, alle celebrazioni per i più piccoli. La pande mia fa paura, il rischio di essere positivi è concreto, per questo abbiamo sospeso anche le lezioni di catechismo>>. Le richieste di aiuto non mancano. <<Abbiamo allestito un centro di ascolto in sacrestia per gli anziani: il nostro obiettivo è non farli sentire soli, anche solo con una telefonata>>. Anche i preti devono adeguarsi alla tecnologia. <<Ho promosso una pagina Facebook nella quale trasmettiamole funzioni religiose>>. In parrocchia sono attivi anche i volontari, si occupano di fare la spesa e di sbrigare le commissioni a chi non può uscire da casa.
<< Assistiamo circa 40 famiglie del quartiere>>.
Il reddito di cittadinanza
Don Emanuele Mameli è a capo della Madonna della Strada a Mulinu Becciu. <<C’è stata una sensibile diminuzione di fedeli anche da noi, ma il sabato e la domenica la chiesa è sempre piena>>. Il problema, secondo il sacerdote, è di tenuta. <<Il reddito di cittadinanza ha stemperato le difficoltà economiche. Di contro, sono cresciute le richieste di sostegno. <<Molti giovani faticano a riprendere le attività sportive e scolastiche. Noi cerchiamo in tutti i modi di farli superare il blocco emotivo, ma è davvero difficile>>.
L’arcivescovo
<<La crescita della povertà nella nostra città ci interpella profondamente>>, dice l’arcivescovo Giuseppe Baturi. <<Conferma la ricaduta sociale e lavorativa dell’emergenza sanitaria che dura da due anni, ma anche la l’allentamento dei vincoli di solidarietà presenti nella società, a partire da quelle familiari>>. L’aiuto ni più bisognosi è concreto. <<Il Fondo diocesano di solidarietà istituto dall’ Arcidiocesi di Cagliari – aggiunge l’arcivescovo – ha erogato finora in un anno e mezzo di attività, ben 1.175.000 euro per contrasta re le situazioni di disagio conseguenti all’emergenza Covid, di cui circa 500.000 euro direttamente a nuclei familiari in difficoltà>>.
Andrea Artizzu
da L’Unione Sarda, 19/02/2021