da “INSIEME A TE”, giugno 2018
Da venerdì 8 a martedì 12 giugno 2018 era presente a Cagliari il Patriarca della Chiesa cattolica greco-melchita Youssef Absi, testimone di grande sensibilità cristiana in Medio Oriente, soprattutto in Siria dove ha la propria sede patriarcale a Damasco.
Il Patriarca Youssef Absi è nato il 20 giugno 1946 a Damasco, in Siria ma ha anche la cittadinanza libanese. Ordinato sacerdote il 6 maggio 1973; il 2 settembre 2001 è stato consacrato vescovo e il 13 ottobre 2006 è stato nominato vicario patriarcale di Damasco. Il 21 giugno 2017 il sinodo dei vescovi della Chiesa cattolica greco-melchita lo ha eletto patriarca di Antiochia, di Gerusalemme e di tutto l’Oriente. Il giorno successivo Papa Francesco gli ha concesso la ecclesiastica communio, che consiste nel fatto che essa costituisce il legame con la Chiesa di Roma ed è diretta all’unica celebrazione eucaristica.
La Chiesa cattolica greco melchita conta circa 1.700.000 di fedeli è una chiesa di rito bizantino, è legata a Roma dall’anno 1724, è diffusa in particolar modo nel territorio degli antichi patriarcati di Antiochia, di Gerusalemme e di Alessandria d’Egitto (Libano, Siria, Giordania e Palestina), ma anche in Africa soprattutto in Egitto, in America del Nord, in Brasile, in Europa, Canada, Venezuela, Argentina, Iraq, Kuwait, Turchia e Australia.
L’8 giugno il Patriarca ha presieduto i vespri solenni bizantini nella chiesa di Santa Lucia a Cagliari, insieme all’Arcivescovo S.E. Mons. Yasser Hanna Al-Ayyasc, Vicario Patriarcale di Gerusalemme, all’Archimandrita P.D. Chiade Abboud, a Don Massimo Noli Parroco di San Benedetto e Assistente spirituale dell’Ordine, alla presenza degli Aspiranti, le Dame e i Cavalieri dell’Ordine Patriarcale della Santa Croce di Gerusalemme e di numerosi fedeli. Il 9/06/2018 nella Cattedra di Cagliari Sua Beatitudine Youssef Absi , Gran Maestro dell’Ordine patriarcale Santa Croce di Gerusalemme, ha presieduto la cerimonia dell’investitura dei nuovi Cavalieri della Santa Croce di Gerusalemme unitamente, a S.E. Mons. Yasser Hanna Al-Ayyasc, all’Archimandrita Chiade Abboud, a Mons. Alberto Pala parroco della Cattedrale, a Don Massimo Noli, a d Pierpaolo Restivo Diacono e Cavaliere dell’Ordine e al Diacono cantore.
Martedì 12 giugno ha concelebrato la Santa Messa nella Chiesa di Santa Lucia e dopo, con la sua innata gentilezza, si è sottoposto ad alcune brevi domande.
Come ha accolto la nomina e quindi questa nuova responsabilità, del Sacro Sinodo? Considerato il travagliato cammino della comunità cattolico – melchita in Medio Oriente.
Ho appreso l’elezione dei Vescovi del Sacro Sinodo, con fiducia e ho sentito il loro amore in particolare la loro volontà di pace per il bene della Chiesa.
Da più parti, Lei è stato definito l’uomo della svolta, grazie anche alla sua particolare sensibilità, quali sono i rapporti tra la Chiesa Cattolico Melchita e le altre religioni?
Le relazioni con le altre religioni sono buone, fraterne, conviviamo nella stessa città e abbiamo gli stessi problemi e interessi di ogni giorno, sento che siamo una sola chiesa
Qual è l’attuale situazione religiosa in Siria?
Come cristiani, in ogni tempo in Siria viviamo in pace e libertà, professiamo la fede liberamente.
Dal Suo punto di vista come si potrebbe risolvere la questione medio orientale?
È un problema internazionale, tutti i paesi devono collaborare per una soluzione pacifica.
Rosalba Crobu
Rassegna Stampa
Il Portico del 17/06/2018