La Compagnia Teatro Santa Lucia presenta “GIOBBE” di Karol Wojtyla

“La Compagnia Teatro Santa Lucia” per la Pasqua 2005 presenta “GIOBBE”, di Karol Wojtyla con la regia di Enzo Parodo.

La figura di Giobbe è narrata nel capolavoro letterario dell’omonimo libro biblico: esso appartiene alla letteratura sapienziale e pone in evidenza l’interrogativo dell’uomo dinanzi alla sofferenza e al dolore. Giobbe è famoso per le sue virtù e per le sue disgrazie, e soprattutto per la sua fede incrollabile dinanzi alla prova umana della sofferenza e del sentirsi rifiutato.

Il dramma umano del sentirsi abbandonati da Dio, e dagli uomini, dagli amici, dai figli, dalla moglie, è rappresentato dall’esperienza di Giobbe, da una sua angosciosa ricerca del senso e del significato della sofferenza umana, dinanzi a un Dio giusto che sembra affliggere il giusto.

La fede nella Provvidenza è messa a dura prova dal mistero del male, dalla domanda dov’è Dio? quando tutto sembra volgere contro l’uomo: le guerre, le catastrofi naturali, la fame, le malattie…

Perché l’uomo è soggetto a tanta sofferenza e a tanto dolore?

La Scrittura, mediante la figura di Giobbe, insegna che il male proviene dal peccato dell’uomo…Questi, sotto l’influsso di Satana, ruppe l’originaria amicizia con il Creatore che aveva donato all’uomo tutte quelle grazie che lo avrebbero orientato al bene, preservandolo nell’integrità e nell’immortalità.

Rotta l’armonia con Dio, l’uomo vive tutta la precarietà della condizione umana, aggravata dalle innumerevoli colpe personali che gli procurano più o meno direttamente una infinità di pene e tribolazioni….

L’esperienza di Giobbe, secondo l’insegnamento biblico, mostra che, nonostante il male, Dio agisce come una madre, che, sia pure con intima sofferenza, espone il proprio figlio al rischio di cadere a terra, perché, comunque, impari a camminare; così Dio prende sul serio la libertà dell’uomo fino a permettere che si ribelli al suo amore…

Dio non impedisce che l’uomo creato per il bene e per la felicità, scelga anche il male, e nella vicenda di Giobbe, si può notare che Dio sa volgere il male in bene…

E Giobbe, uomo giusto, che soffre ingiustamente da innocente, riconosce in Dio il Creatore dell’armonia dell’universo, e la Sapienza che regge ogni cosa, e nel suo lungo e tormentato cammino fatto di luci e di ombre, di angoscia e di speranza, giungerà, comunque, a dichiarare la sua fede in Colui che tutto ha creato, e tutto ha donato per amore.

Giobbe non peccò contro Dio e non attribuì nulla di ingiusto al Signore e prostrandosi al suo cospetto, riuscì a dire: …Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!

Buona Pasqua!     

Torna in alto