Da Il Portico, 13/08/2022
Tutti i parrocchiani di San Benedetto lo ricorda con affetto. Monsignor Antonino Orrù è stato ordinato sacerdote nella parrocchia di Santa Barbara a Sinnai nel 1952 dall’allora arcivescovo di Cagliari monsignor Paolo Botto e come primo incarico fu nominato vicario a Serramanna, per poi diventare, nel 1964, parroco della chiesa di Santa Lucia a Cagliari. Prese il posto di un altro illustre sacerdote sinnaese, monsignor Luigi Lobina.
Mons. Antonino Orrù, parroco di San Benedetto dal 1964 al 1990, anno in cui è stato ordinato vescovo.
Nato a Sinnai il 23 aprile 1928, è stato ordinato sacerdote il 13 luglio 1952, eletto Vescovo di Ales Terralba il 9 aprile 1990, consacrato il 13 maggio 1990, è vescovo emerito dal 2 maggio 2004. La parrocchia di San Benedetto fu fondata nel 1933 e nel 1957 venne inaugurata la chiesa di Santa Lucia. Nel 1956 Mons. Orrù fu nominato viceparroco e nella nuova parrocchia ha lavorato instancabilmente, lasciando un ricordo indelebile per le tante opere attuate; nello stesso anno vennero tra l’altro inaugurate le aule catechistiche, gli uffici e la sede dell’Azione Cattolica; nel 1971 fondò l’opera diocesana Mater Gentium; nel 1976 Radio Alfa per far giungere ai malati della parrocchia l’affettuosa voce consolatrice della parola di Dio tramite la sua semplice e docile figura. Durante la sua permanenza ha svolto un grande lavoro pastorale fatto a piccoli passi e con la collaborazione di tutti, perché il suo sorriso, la sua cortesia, la sua gentilezza ed affettuosa accoglienza, ne hanno fatto un caro amico di tutti i parrocchiani che ancora oggi con tanto affetto chiamano “don Antonino” e che numerosi sono accorsi a festeggiarlo. Un lungo sacerdozio costellato da grandi soddisfazioni ma anche da momenti difficili che Mons. Orrù ha sempre affrontato affidandosi completamente alla Madonna ed alla Divina Provvidenza. Don Antonino ha incarnato l’immagine del Buon Pastore che è venuto per servire e non per essere servito e la Grazia l’ha reso sempre giovane nello Spirito come recita il Salmo 43: “Io salirò all’altare di Dio, al Dio e Signore, mia fonte di gioia: viene da lui la mia esultanza!” e noi lo ricordiamo con affetto per i numerosi frutti lasciati alla parrocchia, come dice Gv 15, 16 «Non voi avete scelto me – dice il Signore – ma io ho scelto voi e vi ho costituito perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga».
M.T
Monsignor Orrù è tornato alla Casa del Padre
È stato vescovo di Ales – Terralba ma per tutti continuava ad essere semplicementedon Antonino. Monsignor Orrù, sinnaese, aveva nel sorriso capace di accogliere tutti, uno dei tratti distintivi, insieme all’attenzione ai più deboli, come testimoniato in diverse occasioni e in molte iniziative.
Innumerevoli volte il Vescovo ha visitato e celebrato Messa nei cantieri e nelle fabbriche occupate dai lavoratori.
Quella del lavoro era una preoccupazione molto sentita da monsignor Orrù, in territori come il Medio Campidano e la Marmilla, zone da sempre afflitte da problematichesocioeconomiche molto serie, delle quali il Vescovo si è sempre fatto portavoce, anchecon chi aveva posti di responsabilità.
Significativa, a questo proposito, la lettera inviata nel 1995 all’allora Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, nella quale chiedeva aiuto per il territorio del «non lavoro». Un dato che purtroppo continua ad interessare la diocesi di Ales – Terralba, dove si registrano numeri negativi sul fronte occupazionale e nella natalità, oltre che in campo formativo.
Per 26 anni monsignor Orrù ha rappresentato l’anima del quartiere di San Benedetto a Cagliari, dove ha aperto la prima delle case-famiglia, quella di via Fais. Non è mancata l’attenzione alla comunicazione, con la nascita di «Radio Beta», emittente comunitaria, comunitaria, animata da tanti laici che hanno assicurato un prezioso servizio per chi non poteva partecipare alle celebrazioni che si svolgevano in parrocchia.
La radio poi cederà l’impianto alla nascente Radio Kalaritana, espressione della comunicazione diocesana nell’etere. Tra gli incarichi che ha svolto in diocesi anche quello di responsabile della Pastorale del Turismo perché, come amava dire, «è necessario accompagnare evangelicamente il tempo del riposo», e per questo si è speso anche nell’ambito della dimensione regionale del servizio.
Uomo di ascolto e dialogo monsignor Orrù ha testimoniato la prossimità della Chiesa alle persone, specie i più deboli, gli ultimi.
È stato anche geniale nel creare iniziative di animazione della comunità di San Benedetto, in un tempo di crescita per il quartiere che contava 10mila anime. Il fervore unito ad una spiccata capacità di coinvolgere le persone hanno consentito di portareavanti numerose attività nel corso di oltre un quarto di secolo in quella che ora è la centralissima chiesa di Santa Lucia a Cagliari. Anche negli ultimi anni, con la salute malferma, si è sempre interessato alle iniziative che si svolgevano a Cagliari e anchenella Chiesa di Ales Terralba, da lui guidata dal 1990 al 2004.
I. P.
Rassegna Stampa
La Gazzetta del Medio Campidano, 14/08/2022
ChiesaDiCagliari.it, 14/08/2022