Don Pietro Meledina: «Seguire Gesù nella fedeltà»

Da Il Portico, 22/11/2017

Nell’anniversario della morte, il 22 novembre, riproponiamo l’omelia pronunciata nel suo 56mo di ordinazione sacerdotale

Il 22 novembre ricorreva il primo anniversario della morte di monsignor Pietro Meledina. Ne facciamo memoria pubblicando stralci dell’omelia del 56mo anniversario dell’ordinazione, da cui si evince la fedeltà e la coerenza della vocazione presbiterale fortemente radicata nel nome che portava, ispirandosi alla missione del Pietro dei Vangeli. Quelle parole pronunciate il 29 giugno 2015, risuonano ancora oggi per tutti coloro che vogliono ascoltare il messaggio del Vangelo.

Maria Grazia Pau

 

«Carissimi, è con grande gioia ed evidente emozione che questa sera vi

accolgo e vi incontro per la solennità dei Santi Pietro e Paolo, giorno che di fatto ha segnato tutta la mia vita. Infatti, porto il nome di uno degli apostoli, Pietro, il nome che hanno scelto i miei genitori per quel bambino che entrava nella loro storia, divenuto nei tempi successivi tra i familiari e amici Pietruccio, Tuccio e ancora don Pietro. E dunque è il giorno del mio onomastico. Soprattutto è un giorno per me molto importante perché il mio vescovo Paolo Botto, nel lontano 1959, lo scelse per la mia ordinazione sacerdotale, di cui oggi celebro il 56° anno di sacerdozio.

È una festa liturgica universale che ci mette in comunione con il Vescovo di Roma e con la Chiesa tutta. Consideriamo, dunque, l’esperienza dell’apostolo Pietro, che la Scrittura, in diversi brani ci fa conoscere: sappiamo infatti dai Vangeli che Pietro ha sperimentato che la fedeltà di Dio è più grande delle nostre infedeltà. Pietro fa l’esperienza diretta dell’amore del Signore. Anche a noi, oggi, Gesù, come lo fece con Pietro, rivolge la domanda: “Mi ami tu?”. Lo fa proprio perché conosce le nostre paure e il suo amore è fonte di consolazione e di tenerezza. Gesù non ci abbandona mai, così come non ha abbandonato Pietro, nel momento del dubbio e della insicurezza. La fedeltà che Dio incessantemente conferma anche a noi presbiteri, al di là dei nostri meriti e limiti, è la fonte della nostra pace. La certezza di quella fedeltà tiene sempre acceso in noi il desiderio di servirlo e di servire i fratelli nella carità. Alla domanda di Gesù: “Mi ami tu?”, Pietro rispose: “Tu lo sai!”. Questa esperienza di Pietro costituisce un messaggio importante anche per me oggi, e dovrà esserlo anche per tutti voi, qui presenti, uniti dal vincolo battesimale. Il Signore Risorto ripete a me, a voi, e a tutti i battezzati: “Seguimi!”.

Dunque, non perdiamo tempo in cose futili: seguiamolo nell’annunciare a tutti il Vangelo perché a nessuno manchi la Parola di vita, che libera da ogni paura e dona la fiducia nella fedeltà di Dio. Seguiamolo nel parlare del Vangelo a coloro con i quali viviamo perché possano gioire dell’incontro con il Signore e vivere nella pace. Preghiamo, dunque, il Padre perché con l’intercessione di san Pietro, di Maria Regina degli Apostoli, ci renda capaci di seguire Gesù nella fedeltà alla vocazione battesimale, per essere sempre misericordiosi verso i fratelli»



 

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