Un’amicizia solida dentro la Chiesa

da Il Portico, 09/12/2012

Così si raccontano “quelli della San Benedetto”

Era un punto di riferimento per i giovani del quartiere, forse per tutta la città.

Lì hanno giocato insieme quelli della Cagliari bene a fianco ai loro coetanei meno abbienti, vivendo insieme esperienze meravigliose e formando amicizie che durano tutt’ora.

Era l’associazione di Azione Cattolica “San Benedetto”, che negli anni Cinquanta viveva la sua epoca d’oro e per questi signori che ne facevano parte e ancora oggi si incontrano periodicamente erano davvero i “migliori anni”, per citare un recente programma televisivo di successo.

“All’inizio ci riunivamo qui in via San Benedetto, in un piccolo locale vicino alla sacrestia della chiesa allora di San Benedetto e che oggi è del Buon Pastore, ma più spesso giocavamo in mezzo alla strada – racconta Sandro Carta – c’era la squadra di calcio, facevamo campeggio e tante altre attività”.

Crescendo, hanno preso strade diverse: chi è diventato medico, chi commercialista, chi insegnante, chi ingegnere, e così via, ma tutti hanno un ricordo speciale di quei tempi.

A guidarli c’era don Antonino Orrù, oggi vescovo emerito di Ales: “per noi è stato un padre e anche un amico – ammette Francesco Falconi – ci ha insegnato a relazionarci con gli altri nel modo giusto, facendoci conoscere i valori della lealtà, dell’amicizia e della tolleranza”.

Cagliari era molto diversa, le auto erano una presenza rara.

“Vi ricordate, pensi che giocavamo a pallone qui di fronte – racconta ancora Carta – qui c’era la clinica san Benedetto e di là la camera mortuaria e a volte il pallone andava a finire lì e non era bello andarlo a riprendere…”

“Usavamo un pallone fatto di stracci – ricorda Claudio Cao – e dentro la sede c’era il calciobalilla abbiamo giocato tanto anche nello spazio dove oggi c’è il mercato, allora lì c’era il vuoto”.

Tore Mura invece ricorda di quando camminavano in fila per la strada recitando il rosario: “Lo dico ancora oggi con mia moglie, e ci tornano in mente quei tempi”. “Abitavo in via Verdi ricorda Bruno Puggioni – allora era molto diversa: c’erano tante belle ville stile liberty; poi purtroppo hanno buttato giù quasi tutto per costruire palazzi grigi.

Eravamo proprio in tanti: era un periodo in cui i giovani avevano la possibilità di aggregarsi, i tempi d’oro dell’oratorio, come cantava Celentano: poi negli anni Sessanta è finito tutto con l’epoca della contestazione”.

Quando l’Associazione si è trasferita nella parrocchia di Santa Lucia la situazione degli spazi è migliorata: “Il merito è stato ancora di don Orrù – ricorda Carlo Tamponi – è stato un grande organizzatore”.

In tanti ricordano il loro compagno di giochi Salvatore Mura, diventato prete e missionario: “Appena finita la maturità è partito in Colombia – racconta Tamponi – e ha dovuto affrontare realtà difficilissime: ha combattuto il narcotraffico, e la sua comunità ha visto quattro vocazioni.

Ogni tanto viene a trovarci e noi lo sosteniamo sempre”; purtroppo padre Mura non ha potuto essere presente al recente incontro a causa di un’indisposizione, ma tutti ci tengono a dire che gli sono vicini.

C’erano anche ragazze alla San Benedetto: “Certo allora i sessi erano rigorosamente separati – racconta Raffaelina Uras – Deo gratias che poi hanno tolto questa cosa!

I maschi stavano da una parte della chiesa e le femmine dall’altra, ma anche così che scambi furtivi di sguardi!

Ho conosciuto qui mio marito, e tante altre coppie sono nate nell’Associazione”.

Dopo la recita delle Lodi, i delegati delle parrocchie si confronteranno sulla relazione annuale delle attività presentata dalla Presidenza diocesana per poi partecipare alla

messa nella Cappella del Seminario presieduta da mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

Alle 16, si terrà il convegno “Azione Cattolica e Concilio Vaticano Il”, momento di riflessione su come l’Associazione diocesana di Cagliari ha vissuto quella significativa fase storica e su come si pone oggi, a distanza di cinquant’anni, rispetto a temi quali

l’ecclesialità, il ruolo del laicato, la scelta religiosa.

Partecipano Giampiero Lecis, presidente diocesano dal 1977 al 1983, Enzo Usai, presidente diocesano della GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) negli anni 50, e mons.

Tonio Tagliaferri, parroco di Santo Stefano in Quartu S.E., Assistente diocesano unitario dal 1971 al 1980.

Nell’ambito degli “Appuntamenti di spiritualità” il Settore Adulti dell’azione Cattolica organizza per mercoledì 12 dicembre alle ore 20, nella chiesa dei Santi Lorenzo e

Pancrazio in Viale Buoncammino, un incontro sul Vangelo di Luca.

L’incontro sarà curato da mons. Mario Ledda e sarà aperto sia ai soci dell’associazione che ai simpatizzanti e non soci interessati.

Giovanni Lorenzo Porrà

Torna in alto